11 agosto 2021
Inizio dei lavori di smantellamento della raffineria di Collombey-Muraz: le 54 cisterne spariranno e le unità di raffinazione verranno smontate
I lavori di smantellamento della raffineria Tamoil hanno avuto inizio questa settimana. Le 54 cisterne del sito verranno demolite ed evacuate, mentre le unità di raffinazione verranno smontate per essere riutilizzate.
Le operazioni di smantellamento sono suddivise in tre fasi. Le prime due, ovvero la demolizione delle cisterne e dei bacini di ritenzione da una parte e lo smantellamento delle unità di raffinazione dall’altra, si svolgono in parallelo. La terza fase verrà avviata in seguito, con l’eliminazione di determinati edifici restanti e delle ciminiere.
Una delle priorità per i lavori è aumentare al massimo il riciclaggio e il riutilizzo dei componenti. Il riciclaggio riguarda soprattutto il cemento e l’acciaio, mentre le unità di raffinazione verranno dislocate. In totale quindi sarà oltre il 95% degli elementi della raffineria ad essere riciclato o riutilizzato. Secondo le esperienze maturate su altri siti, i lavori dovranno durare da tre a quattro anni.
Per immaginare il futuro di questo eccezionale sito di 120 ha, Tamoil ha lavorato con le autorità in maniera proattiva e all’insegna di una cooperazione totale per definire una visione d'insieme coerente per lo sviluppo del terreno. Il masterplan che ne è risultato è pronto per essere implementato a partire dalla fine dei lavori.
La raffineria in alcune cifre
Oltre 1’000 pezzi di equipaggiamento
54 cisterne con una capacità totale di 461'000 m3 (circa 615 milioni di bottiglie da 75 cl o quasi 200 piscine olimpiche)
Oltre 90 km di tubazioni
30 trasformatori elettrici, 8 stazioni elettriche secondarie
Circa 30'000 tonnellate d’acciaio